La Repubblica ha rivelato alla comunità dei blogger italiani che Chiara Ferragni percepisce scandalose cifre a quattro zeri per partecipare alle sfilate. Ma c'è davvero da scandalizzarsi? Un minimo di analisi rivela una realtà un po' differente...

Tom Wesselman, 1931-2004 Great American Nude n. 32, 1962
ONtro
Esimi Ricercatori, mi scuso fin d’ora per il titolo irriverente che è una parafrasi del celebre racconto di James G. Ballard “Ecco perché voglio fottere Ronald Reagan”. In quel mirabolante testo, contenuto nel mai abbastanza acclamato “La Mostra delle Atrocità” (1970), veniva analizzato l’effetto nella sfera sessuale prodotto dalla figura iconica dell’allora governatore della California Ronald Reagan, di cui veniva profetizzata l’elezione a Presidente USA.
Ebbene le polemiche dei giorni scorsi sulla figura di Chiara Ferragni dilagate nella Rete italica, mi hanno ricordato molto da vicino quel testo.
La reazione all’accorata denuncia di Repubblica dell’attività mercenaria della celebre fashion blogger, mi ha ricordato molto da vicino le reazioni sessualmente scomposte degli psicotici descritte nel racconto di Ballard. E’ stato come assistere alla versione digitale della vegetoterapia carattero-analitica di Wilhelm Reich con le sue orgoniche dinamiche di tensione-scarica-distensione.
Ma andiamo con ordine come di consueto.

ECCO PERCHE' VOGLIO FOTTERE RONALD REAGAN di James Graham Ballard
E' spaventoso, ma immergendomi a fondo nello studio di J. G. Ballard, mi sono reso conto che la sua vita, il suo pensiero e la sua letteratura sono geometricamente legate in un clamoroso incrocio ...
Un racconto che rappresenta uno dei capisaldi della contro-cultura americana del secolo scorso.

BeatBlog: BALLARD - V - LA MOSTRA DELLE ATROCITA'
Continuiamo la panoramica su James G. Ballard; questa volta la tappa è il suo libro chiave, quello più radicale, quello più incomprensibile ma forse più verosimile. "Nell'epoca attuale il paesa...
http://beatblog2.blogspot.it/2012/01/ballard-v-la-mostra-delle-atrocita.html
Una panoramica sul libro chiave di tutta la produzione di James G. Ballard.

L'Energia Orgonica di Wilhelm Reich su ildioimpensato
Cosa è l'Energia Orgonica? L'energia orgonica è l'energia vitale cosmica, la forza creativa fondamentale conosciuta da molto tempo dalle persone in contatto con la natura e congetturata da ...
Un introduzione alla Scienza Orgonomica di Wilhelm Reich.

La mia nerditudine congenita
Qualche giorno addietro in uno dei tanti aggregatori di notizie che utilizzo per barcamenarmi nel mare magnum del digitale, scorgo una notizia clamorosa: “La blogosfera si è liberata di Chiara Ferragni”.
Avendo con la moda rapporto da Nerd abominevole, sul momento mi domando: “Ma chi è sta Chiara Ferragni?”
Mi documento un po’ e scopro che è la Top Blogger più importante d’Italia con oltre 1.800.000 contatti giornalieri al blog… che è bellissima, famosissima, griffatissima, contesissima, ricercatissima… che ha studiato alla Bocconi… che ha un fidanzato fighissimo che la fotografa e photoshoppa mattina sera e colazione… che ha un blog bilingue “The Blonde Salad” letto molto anche all’estero… che ha fatto anche campagne social per Yamamai… che la pagano fior di quattrini perché partecipi alle sfilate…
Lo so miei esimi Ricercatori che state pensando: ma questo dove vive?
Tuttavia devo significarvi che su Google non ho mai cercato un solo termine di ricerca che potesse farmi imbattere nella summenzionata deità digitale. Le mie passioni, come sapete, mi portano su lidi molto lontani da Prada e Louis Vitton…
Il blog di moda più chiacchierato del momento.

La blogosfera si è liberata di Chiara Ferragni: tre gradi di separazione
Tutto è cominciato con un articolo pubblicato da La Repubblica. Titolo: I nodi dei blogger vengono al pettine. E allora se i nodi devono venire al pettine mi sembra giusto parlarne in modo ...
http://hightech.blogosfere.it/2012/04/chiara-ferragni-blonde-salad-blogosfera.html
Il seminale post di Silvio De Rossi, accanitamente imitato nei giorni successivi da mezza blogosfera.

The Blonde Salad in vetta ai 50 Top Fashion Blog italiani
Ebbene si... Chiara Ferragni, per molti meglio conosciuta come The Blonde Salad, è arrivata in vetta alla classifica dei 50 Top Fashion Blog Italiani, pubblicata dal trimestrale di informazione ...
http://www.style.it/moda/news/2012/04/03/the-blonde-salad-in-vetta-ai-top-fashion-blog.aspx
Chiara Ferragni domina le classifiche digitali con 1.775.000 visite al giorno.

Fase Orgonica della Tensione
Innanzitutto partiamo dalla fase orgonica della tensione. La polemica contro Chiara Ferragni e le fashion/outfit blogger in genere è stata preceduta da una tensione notevole… post astiosi... commenti velenosi alle spalle... critiche varie in ordine sparso sulla qualità del suo lavoro… frecciatine... allusioni... critiche di ogni genere grado e dimensione… da cui si distinguono solo poche divertenti invettive come quella pubblicata dall’ottimo Antonio Lupetti…
Tutto è passato al setaccio, le si rimprovera ogni possibile scelta stilistica in nome della Qualità. Orbene quando sento parlare di Qualità riguardo Internet mi viene da sbellicarmi dalle risate. Pensare che qualcosa su Internet funzioni a livello di broadcast perché è qualitativamente elevato va in totale controtendenza con le più banali considerazioni riguardanti le metriche digitali. Come detto reiteratamente, su internet qualcosa funziona a livello di volumi di traffico se tratta di: pornografia, sesso, moda, tecnologia per geek fighetti.
L’Internet mainstream è il regno della Quantità, anzi ad essere più precisi è il regno del “Tanta Roba” (e la Ferragni che aggiorna il suo blog al ritmo stakanovista di oltre 500 post annui lo sa bene).
E così, quelli che nel gergo di noi dell’underground internet si chiamano i Rosiconi, iniziano a masticare amaro, semplicemente perché non hanno capito una cosa semplicissima: Chiara Ferragni non è un autore, Chiara Ferragni è un prodotto.
Chiara Ferragni con l’attività di un blogger non c’entra nulla.
Chiara Ferragni pone se stessa come un prodotto: è bella, di moda, tecnologicamente evoluta.
Chiara Ferragni è l’oggetto sessuale perfetto del geek medio. Chiara Ferragni è il benchmark perfetto di ogni fashionista media.
Chiara Ferragni ha delle competenze sul web broadcasting che fanno spavento.
I Rosiconi se ne facessero una Ragione: “Non saranno mai come Chiara Ferragni”.
Eppure la tensione monta, si gonfia, il livore cresce…

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia libera... contenta x te io nn avro mai paura di un tete de bite cm te e quindi aurevoire je te deteste tete de bite!!!!!!!!!!!by vanessa ~ Una bimbominkia francese ...
Il Rosicone una figura etnografica che ha deliziato generazioni di Tribù Digitali...
Fase Orgonica della Scarica
E arriviamo finalmente al fatidico giorno del liberatorio orgasmo digitale. Il giorno 02 aprile 2012 A.D. l’autorevole sezione Affari & Finanza della versione online de La Repubblica posta questa fondamentale notizia, che fa tremare i mercati di mezzo mondo e mette in ginocchio il MIB30:
La scorsa settimana, il marchio di abbigliamento Stefanel ha invitato a Milano un gruppo di blogger da tutto il mondo per promuovere la nuova collezione, in un evento esclusivamente dedicato a loro. Nella schiera, però, mancava il nome di una delle più famose in Italia. Secondo alcune indiscrezioni, infatti, la nuova “star” interverrebbe agli eventi soltanto dietro un compenso a quattro zeri.
Se cercate oggi la notizia non la troverete, è stata cancellata. Forse perché qualche Capo Redattore di La Repubblica si sarà reso conto (mi auguro) che:
-
Non è buona educazione parlar male di qualcuno senza menzionarlo.
-
Non è una notizia da Affari & Finanza, ma al massimo degna del supplemento domenicale di D.
-
Fare la morale al prossimo su quanto si chiede per il proprio lavoro in un Paese come questo è grottesco.
-
E’ ridicolo che se qualcuno ha fatto del blog una professione da 8 ore al giorno debba farlo gratuitamente.
-
E’ triste vedere il solito torneo di calcetto Giornalisti vs Blogger.
-
E’ stato scritto da qualcuno che non ha neppure idea di cosa siano le metriche di internet (ci ritornerò oltre nella fase della distensione).
Arriva peraltro puntuale la piccata replica di Chiara Ferragni sia via , sia via Facebook…
Come ho già scritto a chi mi ha chiesto: smentisco assolutamente, sono già d'accordo con il giornalista per un'intervista per avere una visione oggettiva, visto che non è la prima volta che lo stesso pr dice cose false e assolutamente verificabili come tali (anche solo tramite le email che sono state scambiate). Sono abbastanza stufa degli stessi giochetti che vengono fatti da certe persone, ci sono prove oggettive ed è giusto che vengano usate. Naturalmente ci sono progetti a pagamento, ma la partecipazione ad un evento con altre blogger non è mai stata una di quelle, e soprattutto collaboro volentieri con marchi come Stefanel o anche low cost, come ho fatto con Mango, Yamamay e come farei con altri brand, naturalmente se incontrano il mio gusto personale. Tutto è sempre dichiarato sul blog, che siano collaborazioni o regali, non ho niente da nascondere. Passo e chiudo, spero vedrete presto i risultati di questa vicenda. Vi terrò aggiornati.

Ma ormai la miccia è innescata e come ai tempi del Caso Patrizia Pepe tutti i blogger si sentono in dovere di dire la loro. Per carità di patria vi risparmio i link vi basta fare una ricerca in giro per la Rete e troverete un profluvio di testi sul Caso Ferragni…
C’è chi l’accusa di non essere una blogger… chi fa la morale sul fatto di farsi pagare… chi l’accusa di essere un prodotto ideato dal proprio fidanzato pure lui bello e cosmopolita… chi la descrive come un bel faccino col vuoto intorno… chi si erge in accusa/difesa deliziandoci con erudite elcubrazioni sul marketing etico (quasi fosse il girone di ritorno di Internet 4 Peace)… chi di essere una sciattona che veste pure con roba cheap tipo Yamamai… chi ci dona perle sul tema giornalismo vs blogging istruzioni per l’uso… chi urla “sti cazzi”… chi dichiara “io odio Chiara Ferragni” e ci spiega pure diffusamente il perché (mi verrebbe da chiamare la neuro)… chi ci spiega le modalità di auto-sostentamento dei blogger (vi prego donategli il vostro 5x1000 e fateli tacere)… chi ci spiega che la Ferragni è un genio perché riesce a convincere la gente a comprare fuffa a prezzi costosissimi… chi ci fa lezione su plusvalore marginale della merce nel mercato della globalizzazione fashionista... chi preda di un travaso di bile dichiara in sostanza: “E a me la HP mi ha regalato solo una stampante dopo migliaia di post!”… chi si rende conto che fare il salariato zerbino di Google a 0,000000001 centesimo al contatto non è stata la migliore delle idee e urla al mondo la propria rabbia… chi si lancia in ardite contro-narrazioni complottiste manco fossimo all’indomani del 15 ottobre… chi ci parla dei precari, dei sucidi degli imprenditori, invocando un mai sopito cattolico senso di colpa (perché in Italia essere belli, giovani, bravi e ben pagati non si perdona a nessuno)… mancava solo l'accusa di essere una Rettiliana.
Un’orgia di parole in libertà. Tutto perché un innominato giornalista dichiara (senza neppure citarla) che Chiara Ferragni (forse) chiede 10.000 euro a sfilata.
Fase Orgonica della Distensione
Nonostante le reiterate insistenze della Cabina di Regia, pubblico solo oggi a freddo questo articolo, perché siamo finalmente arrivati alla fase della distensione, quella in cui generalmente i summenzionati blogger possono sperimentare due sensazioni:
-
un garbato senso di appagamento;
-
un senso di vuoto e di insoddisfazione.
Chi come il sottoscritto ha fatto il lurker dell’intero andamento della vicenda, se la ride da dietro le tende…
Mi sembra giunto il momento di mettere qualche puntino sulle “i”…
Innanzitutto chiariamo un concetto: se c’è qualcuno che “fotte” Chiara Ferragni sono gli uffici marketing delle Maison, che si comprano i suoi post con un po’ di merci e quattro spiccioli.
In Italia per un box minuscolo in cinquantesima pagina su un giornale di portata nazionale ti chiedono € 5.000,00. Non mi soffermo neppure ad esaminare quanto si spende per qualche minuto di pubblicità sui programmi di successo.
Ebbene il blog di Chiara Ferragni, The Blonde Salad, è letto da 1.800.000 persone al giorno distribuite in aree geografiche particolarmente interessanti per chi fa marketing.
Di seguito qualche report proveniente dal sito Alexa riguardante The Blonde Salad:

Scherzando e ridendo parliamo di un blog che genera lo 0.02% del traffico mondiale di internet
Se Chiara Ferragni scrive in un italiano ed un inglese da prima elementare è perché la versione anglofona del testo deve essere letta in paesi stranieri messi anche peggio dell’Italia a livello di conoscenza della lingua.
Anche i sassi sanno che i blog bilingue hanno un successo esponenzialmente superiore a quelli in italiano perché sono indicizzati meglio da Google.
I seicentosessantamilioni e dispari di contatti che genera annualmente il sito della Ferragni provengono dai seguenti mercati (il numero a fianco al Paese indica il livello del blog nella Rete geografica di riferimento per intenderci il Blog di BeppeGrillo in Italia è il n. 151):
-
Italy 1,020
-
Norway 2,028
-
Czech Republic 2,270
-
Tunisia 3,976
-
Portugal 4,827
-
Bulgaria 5,711
-
Lithuania 6,188
-
Greece 6,423
-
Spain 6,772
-
Netherlands 8,060
-
Belgium 8,492
-
Canada 9,610
-
Switzerland 11,255
-
Mexico 13,189
-
Germany 14,379
-
Romania 16,811
-
Ukraine 17,621
-
Poland 19,060
-
United Kingdom 20,561
-
Turkey 25,012
-
France 27,371
-
United States 27,847
-
Brazil 29,428
-
India 43,122
Non solo, la gente viene catapultata sul suo blog non perché cerca un dato marchio, ma perché cerca proprio il brand: “Chiara Ferragni”. Di seguito le query più gettonate e relativa percentuale sul totale:
-
1 chiara ferragni 15.00%
-
2 dapoxetine 1.09%
-
3 chiara tonelli 0.52%
-
4 che cosa 0.48%
-
5 chiara 0.44%
-
6 silvian heach 0.39%
-
7 fabrizio viti louis vuitton 0.29%
Paradossalmente sono Gucci e Louis Vitton, che non saranno mai cercati quanto Chiara Ferragni. Peraltro il profilo del lettore medio del blog è di quelli molto gustosi e appetibili:
-
Sesso: Femminile.
-
Età: tra i 18 e i 34 anni.
-
Titolo di Studio: Laurea.
-
Senza figli.
Ossia giovani fashioniste single, cosmopolite e senza figli, che possono spendere libere dai vincoli della famiglia e della necessità. Un piatto molto ghiotto.

Più che un pubblico il sogno di ogni Ufficio Marketing
In ragione di quanto sopra appare evidente come le agenzie di marketing hanno così trovato la propria gallina dalle uova d’oro: una super vetrina pompatissima, che ti puoi portare via con quattro lire. Alla luce di quanto sopra ne convengo: è uno scandalo che offrano a Chiara Ferragni SOLO diecimila euro a comparsata. La stanno fregando.
Conclusioni
Concludendo, miei esimi Ricercatori, mi sorge un piccolo, legittimo e malizioso dubbio. La medesima analisi computazionale del corpo elettrico di Chiara Ferragni può essere compiuta da qualunque blogger disgraziato e scamuffo. I report di Alexa non saranno all’altezza di un’indagine Nielsen, però due o tre termini di paragone ce li forniscono.
Non è che magari tutti i summenzionati blogger/giornalisti ammiratori/detrattori di Chiara Ferragni hanno trovato opportuno abbandonare per un giorno le tematiche eco-green-pongo-politically-correct-geek per raggranellare qualche centinaia di migliaia di contatti nel pieno della “scarica digitale”?
A pensar male si fa peccato, ma in un mondo ossessionato dalle metriche e dai contatti come il nostro ci si azzecca quasi sempre. Il triste mercato dell’elemosina della visibilità riflessa.
Lo Stile è lo Stile