Innanzitutto presentiamoci come si deve altrimenti poi dicono che siamo maleducati...
Gilda35 è il parto della Mente Collettiva, entità che dialoga con sé stessa in svariate porzioni dell'internet e che nel mondo fisico si manifesta sotto forma di quattro avatar biologici (i Bruttocarattere contano uno essendo due metà della stessa mela)...
:
"Cartoni animati e inanimati anche a Pinerolo.
Sono nato prima di internet, ho visto donne prima di internet e Seo prima di internet.
è l’azione radice.
è l’effetto del mutare.
Vestire pelle, del tramutare atto.
Dove pelle non posava.
Via dalla tana al sole, da solo e per me non solo.
Del fare non fidavo, eppure creo."
: il crudele figlio segreto di Odino, vive di notte come le anime perse oh oh oh oh, si della famiglia lui è il ribelle oh oh oh oh. Il suo passatempo è smontare giocattoli per riassemblarli ad immagine e somiglianza di Eddie The Head (il noto personaggio simbolo della ancora più nota band degli Iron Maiden). Controlla la mente degli uomini attraverso i potenti mezzi messi a disposizione dalla ACME. Da grande sarà un rocker. Non vuol essere contattato da nessuno.
Link: /dev/nul
Domenico "Elmook" Polimeno: Geneticamente pecora nera, aspirante antieroe, faust per passione, nerd di nascita. Logorroico, irriverente, irritante, presuntuoso.
State attenti perché vi osservo, tutti.
Renato "remagio" Gabriele: Padre del Tecnonucleo da lui inventato dopo una notte a base di birra artigianale in una convention di Las Vegas. Vero dominatore dell'internet che ha elaborato durante una serata con gli amici in quel di Amsterdam.
Ma questo nonBLOG nulla sarebbe senza la sua Community di ilari performers dadaisti che negli anni hanno contribuito in ogni modo e maniera alla crescita del progetto.
Tra i membri di spicco ricordiamo Giovanni Scrofani (originario fondatore), Alessandra Colucci, Paolo Mulè, Benny Evangelista, Orlando TM Merone, Emiliano Serrelli, Alexia Sasson, Sabrina Ancarola, Riccardo Mares, Silvia Surano, Paola Rizzato, Luca Alagna e Andrea Antoni, Fabrizio Faraco, Simona Forcella, Francesco Vignotto, Francesco Marziale, Maria Piera D'Alessandro, Andrea Modotti, Marco Caponigro, Francesco Lanza, Emanuela Zaccone, Simone Corami, Matteo Bianconi... che hanno contribuito con codici, grafica, video, idee e testi...
Se la gente avesse un po’ di buonsenso i disclaimer non esisterebbero, ma la gente ne è priva così ci adeguiamo alla trista realtà:
-
Questo è un sito di satira DADAista sul “professionismo” di Internet. Ogni riferimento a fatti e persone realmente esistenti è del tutto incidentale e fortuito, nonché determinato da incontrollabili assonanze, per le quali decliniamo sin d'ora qualunque responsabilità.
-
Qualunque contenuto leggiate in questo nonBLOG rappresenta solo il pensiero dei singoli membri della Mente Collettiva (salvo quando non diversamente indicato), nonché dei loro amici che ci scrivono di tanto in tanto. Si specifica pertanto sin d'ora che qualsivoglia contenuto a qualunque titolo ivi postato è finalizzato meramente a ilari performance artistiche di teatro situazionista, con influenze DaDaiste, prive di alcun senso compiuto e va doverosamente inquadrato nel particolare (non)contesto, in cui si inserisce.
-
Inoltre (non sia mai siate così sciocchi da vedere lucciole per lanterne) dichiariamo in modo irrefutabile sotto l'assoluta benedizione di Tzara che questo nonBLOG: "non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001"
-
Mannaggia la miseria ci eravamo quasi dimenticati i Creative Commons! Che se non inserisco i Creative Commons che nonBLOG è questo? Cosa c'è di più dadaista che aver decostruito e destrutturato l'idea di autore e di artista? I Creative Commons sono così potenti e distruttivi che non possiamo esimerci dal dire che: "i contenuti di questo blog, eccetto dove diversamente specificato, sono rilasciati con Licenza Creative Commons."
-
Eppoi lo sapete che ogni tanto abbiamo il vizio di fare i fotomontaggi. E' tutto vero, abbiamo iniziato alle elementari con la coccoina, le forbicine e le riviste e non abbiamo più smesso. Pertanto ci sentiamo in dovere di dichiarare con assoluta risolutezza, irremovibile fermezza, apodittica sincerità che: "alcune delle immagini pubblicate sono tratte da internet e valutate di pubblico dominio: qualora il loro uso violasse diritti d’autore, lo si comunichi all’autore del Blog che provvederà alla loro pronta rimozione."
-
Ma fateve na risata che siete tristi!
-
Questa cosina che ha scritto il Piccolo Padre in un commento è così appropriata, che ce ne appropriamo proditoriamente per il disclaimer. Autocitarsi non sarebbe mai buona pratica bla bla bla... ma io lo facciamo lo stesso perché siamo cialtroni dadaisti:
Ti ringrazio per i complimenti sempre immeritati e pertanto ancor di più ben accetti. Però una precisione facciamola suvvia questo è un nonBLOG, ciò in quanto è un pamphlet steampunk un po’ DADA. Se è logorroico, polemico, visionario. ostico, complesso, articolato, evocativo, alto nel parlare delle cose infime e infimo nel parlare delle cose alte è proprio perché è un pamphlet settecentesco che gira come una macchina a vapore. Paragonarlo ai Blog degli impotenti della creazione è ingeneroso, semplicemente perché i Blog sono tool di Tecnonucleo, si limitano a descrivere frammenti rimescolati di realtà ridotti a quella pappina tiepidina che piace tanto alle minkiette. Quando i Blog sono polemici è puro fuffoso trolling animato dalla quintessenza del flame più fuffoso. Noi miriamo a qualcosa di più grande. Noi vediamo un altro orizzonte. Trovare blog decenti è un’impresa epica e se questo nonBLOG è così saporito è merito di voi Ricercatori: senza le vostre segnalazioni, i vostri commenti, i vostri astratti furori non esisterebbe. Siamo però clementi coi Blog hanno un’utilità sociale indiscutibile: stanno uccidendo i giornali tradizionali e quindi un certo furioso dadaistico rispetto lo meritano. Peccato che a fronte della decostruzione del vecchio giornalismo 1.0, non stia nascendo un nuovo grande fermento creativo, ma i pensierini degli stenterelli delle 5.000 battute. Pertanto ebbene sì questo qui è irrefutabilmente un nonBLOG, in quanto è un pamphlet dadaista feroce come la creazione. Hasta la Vida Loca a te! E comunque non ho parlato di nessun Blog in particolare. E comunque ho parlato un po’ di tutti i Blog… forse anche di questo. Oppure no. Perché è un nonBLOG.
-
Peraltro il mondo è pieno di matti quindi è il caso di precisare giuridicamente i confini del diritto di satira, magnificamente espressi in questa prodigiosa sentenza della Cassazione:
[omissis…] Il ricorso sottolinea che la satira è tutelata non solo quale libera manifestazione di pensiero, ma quale espressione culturale ed artistica di censura dei modi di esercizio del potere e cioè del costume politico. In effetti esiste un diritto di satira, riconosciuto in dottrina, distinto da quelli di cronaca e critica soprattutto dalla giurisprudenza di merito. E si rileva che la consistenza dissacratoria della satira contemporanea giunge a livelli surreali, soprattutto perchè sono divenute prevalenti rispetto a quelle del linguaggio parlato, oggetto tradizionale di studio e di analisi, le sue manifestazioni iconografiche, circa le quali gli strumenti consueti, troppo legati alla cultura ufficiale, appaiono inadeguati. E’ necessario pertanto determinarne i confini di liceità. Per quanto interessa, l’attenzione va riposta sulla satira politica. In particolare, per cultura delle istituzioni, deve intendersi non solo quella ufficiale, che ne implica il rispetto, ma anche la sintesi di nozioni e sentimenti, che ne concerne il rapporto con i cittadini, e che si percepisce nella società, in un determinato momento della vita del paese. Di questa cultura, essenzialmente umorale, è libera espressione la satira politica, che mira all’ironia sino al sarcasmo e comunque all’irrisione di chi esercita un pubblico potere, in tal misura esasperando la polemica intorno alle opinioni ed ai comportamenti. La satira è anche espressione artistica in quanto opera una rappresentazione intuitivamente simbolica che, in particolare la vignetta, propone quale metafora caricaturale. Come tale non è soggetta agli schemi razionali della verifica critica, purché attraverso la metafora pure paradossale, sia comunque riconoscibile se non un fatto o un comportamento storico, l’opinione almeno presunta della persona pubblica, secondo le sue convinzioni altrimenti espresse, che per sé devono essere di interesse sociale. Pertanto può offrirne la rappresentazione surreale, purché rilevante in relazione alla notorietà della persona, assumendone connotati che sfuggono all’analisi convenzionale ed alla stessa realtà degli accadimenti, ma non astrarsene sino a fare attribuzioni non vere (in questo senso va corretto il principio di svincolo assoluto dai canoni del diritto di cronaca e critica, cfr. Tribunale Roma in sede civile 1.3.92 Cassisi ed a. contro Arbore ed a., che si richiama agli artt. 9 e 33 Cost. oltre che all’art. 21; e confermato il principio di coerenza tra dimensione pubblica del personaggio e contenuto artistico, cfr. Pretore Roma 16.2.89, Vanzina c. Videotime). Sul piano della continenza, infine, il linguaggio essenzialmente simbolico e frequentemente paradossale della satira, in particolare grafica, è svincolato da forme convenzionali, onde non si può applicarle il metro consueto di correttezza dell’espressione (così, v. sopra, e però radicalmente escludendo anche il canone della verità di fatto, Pretore Roma, 5.6.91, Berlusconi c. Espresso). Ma, al pari di ogni altra manifestazione di pensiero, essa non può superare il rispetto dei valori fondamentali, esponendo, oltre il ludibrio della sua immagine pubblica, al disprezzo la persona [omissis…]
-
Si precisa che questo nonBLOG non raccontate tante storie ma solo UNA storia che si sviluppa in quattro grandi aree tematiche:
-
i deliranti nonPOST, ossia gli articoli di satira dadaista sul professionismo di internet;
-
i LAB, ossia le risorse di content curation recuperate in Rete sui temi di nostro interesse;
-
i MEME, ossia i meme e i rage comics necessari per raccontare più a fondo la realtà che ci circonda...
-
la GALLERIA vera e propria reincarnazione digitale delle ottocentesche Gallerie delle Meraviglie.
-
- Peraltro particolare rilevanza assume la definizione fornita in un frangente particolarmente ispirato dal Ricercatore Nelson:
Progetto Gilda35 non è un passo avanti, è anni luce oltre noi mortali nella comprensione, dilatata e distorta da un'ironia feroce, dello zeitgeist
E a questo punto come concludere se non con un bel...
Hasta la vida loca siempre!